Recensione L'uomo di gesso di CJ Tudor

TITOLO: L'uomo di gesso

AUTORE: C. J. Tudor

CASA EDITRICE: BUR rizzoli

PREZZO: 13€

 

SINOSSI:

Sono passati trent'anni da quando il corpo senza testa della ragazza è stato trovato nel bosco. Ed Munster vive dove è cresciuto e insegna nella scuola locale, abita nella casa di famiglia e affitta una stanza a una studentessa dalla quale è attratto suo malgrado. A quanto pare, si è lasciato alle spalle l'estate del 1986, quando lui e i suoi amici giocando liberi nei boschi hanno trovato il cadavere. Solo il corpo, la testa non è mai stata rinvenuta. A condurli in quella radura sono stati i disegni col gesso, un codice che avevano inventato per comunicare tra loro ma che a un certo punto - nessuno riesce a ricordare quando - ha preso vita propria. La verità su quel giorno nel bosco non è mai emersa, ma oggi Ed e i suoi amici hanno ricevuto una lettera con un foglio e un messaggio: un omino disegnato con il gesso.

 

 

E' il secondo libro che leggo di C. J. Tudor (autrice apprezzata anche da Stephen King) ma è il suo esordio. Nella sua biografia si legge che ha iniziato a scrivere questo romanzo "ispirata da una scatola di gessetti colorati che un amico aveva regalato a sua figlia per il compleanno. Di sera quei disegni sul vialetto di casa avevano assunto un'aria sinistra" e devo dire che l'intera ambientazione è sinistra DAVVERO. La trama si svolge su due piani temporali diversi: il passato (dal 1986) e il presente (2016), entrambi scritti dal punto di vista del protagonista: Ed (o Eddie). Non ho intenzione di svelare la trama perché qualsiasi dettaglio, fin dal principio, può essere importante. Sappiate solo che si tratta di un viaggio nei ricordi del protagonista (che ha cancellato, come facciamo quasi tutti, gli aspetti più negativi del passato con il tempo) che fa riaffiorare ogni singolo dettaglio per cercare di porre fine (e una soluzione) all'omicidio parzialmente risolto della ragazza nel bosco. E credetemi, il finale lascia col fiato corto.

Dal punto di vista dello stile è palese che l'autrice sia una fan di King, ci sono alcuni richiami a IT come ad esempio il fatto che i protagonisti siano dei ragazzini che poi riprendano la loro storia da adulti, il costruire un rifugio segreto nel bosco, le giornate in bicicletta ecc ecc. Ma devo dire che questi richiami non sono per nulla fastidiosi, anzi. La Tudor ci fa ripensare a King, ma non lo copia minimamente, è quasi un omaggio. Devo dire che il suo secondo romanzo Chi ha rubato Annie Thorne? mi è piaciuto molto di più, molto più scorrevole e veloce nei colpi di scena. L'uomo di gesso, invece, a tratti era troppo lento e non capivi esattamente dove volesse andare a parare, ma come romanzo d'esordio è più che comprensibile. Tuttavia mi ha colpita. Anzi, mi hanno colpita entrambi e credo che inserirò questa autrice tra quelli da pedinare assiduamente perché mi aspetto che sforni presto qualche altro successo. Intanto vi consiglio caldamente la lettura di entrambi i romanzi e aspetto anche una vostra opinione qui sotto, oppure sulla mia pagina facebook cliccando qui. Lasciate anche un mi piace alla pagina per rimanere sempre aggiornati su quello che combino.

 

A presto!