Nuovo estratto in anteprima

Come avevo promesso tempo fa sul mio profilo Facebook, ho per voi una sorpresa. Da qualche mese, dopo un lungo periodo di blocco, ho ricominciato a scrivere e sono totalmente immersa in un nuovo progetto, davvero molto particolare... Non voglio dire troppo, vi lascio con un brevissimo estratto

 

Panico.

 

 Avete mai sognato di correre in un corridoio buio cercando disperatamente una luce? Avete mai contato i passi prima di svegliarvi nel pieno della notte, completamente sudati?

Le pareti si stringono mentre andate avanti e non avete tempo di guardarvi indietro, dovete correre o morirete schiacciati. Alla fine trovate la luce e vi ci fiondate. Ma non avete visto il precipizio e cadete; poi vi svegliate.

Il corridoio era il mio sentiero, le pareti le mie paure e la luce era la fiducia in te, in noi e nelle persone. Non ce l’ho mai fatta ad arrivarci, sono sempre caduta prima; forse perché l’unica volta in cui ho raggiunto quella luce accecante alla fine era buio. E lo sai, io ho paura del buio.

Avevo sofferto e mentre risalivo la fossa in cui mi avevano gettato, dopo avermi utilizzata come preferivano, avevo giurato a me stessa che non sarebbe più capitato e avevo creato la mia corazza. Non sarei più caduta; ma come fa un soldato ferito, alla fine, a non accasciarsi al suolo?

Quando ti senti dire delle cose finisci col crederci davvero ed è stato questo a salvarmi. Nessuno può farti del male, niente esce e niente entra, mi ripetevo quando sentivo il panico rompermi lo sterno e trascinarmi più in basso. Ed è stato così, tutto è scivolato via, mi sono rialzata e ho tirato avanti avvicinandomi alle persone da distante.

Quando ti ho incontrata non sei entrata nella mia vita come una persona qualunque. Tu hai preso la rincorsa e senza dire niente, semplicemente guardandomi prima dell’impatto, sei finita addosso alla mia corazza, che forse non era testata per un colpo così forte.

Baciarti, sentire il tuo sapore mi ha cambiato dentro, nel modo di provare emozioni, e mi sono resa conto di non poterle più trattenere. Non potevo fare in modo che nessuna uscisse e nessuna entrasse, perché erano troppo forti, perché ti volevo e mi volevi. L’ho lasciata scivolare via. Ho lasciato che quella maledetta corazza, ormai troppo ingombrante e fragile, mi venisse sfilata dall’alto, come una maglietta, e mi sono preparata alle emozioni, quelle vere.

Poi sono caduta.

Ho passato così tanto tempo a proteggermi per non cadere più che non sapevo come affrontare l’impatto e semplicemente non l’ho fatto: ho graffiato la pelle e ho provato dolore.

Tu non mi credevi e questo era bastato per gettarmi nel panico.

Si sceglie chi amare, non è vero che capita e basta. L’incontro può essere un caso, ma quando guardi negli occhi l’altra persona e capisci che è amore, un po’ lo hai voluto. [....]

 

 Avete mai sognato di correre in un corridoio buio cercando disperatamente una luce? Io sì, tutti i giorni.